Pareva un’esperienza fugace quella che nel maggio di più di due anni fa si apprestava a vivere Marcello Lippi in Cina: chiamato ad allenare i cinesi del Guangzhou Evergrande, il tecnico viareggino già campione del mondo alla guida della Juve e della Nazionale Italiana, ha trovato a migliaia di chilometri di distanza l’ennesima rinascita di una carriera davvero prestigiosa. Già vincitore di due titoli nazionali, una coppa di lega e una Champions asiatica, Lippi ieri ha sbancato lo Yuexiushan Stadium, impianto dove giocano le partite casalinghe i rivali cittadini dell’R&F allenati dall’ex laziale Sven Goran Eriksson.
Un 4-3 spettacolare che consegna virtualmente ai campioni in carica il terzo scudetto consecutivo: ora l’Evergrande ha sei punti di vantaggio sul Beijing Guoan a quattro partite dalla fine del campionato, ma il successo di ieri vale forse doppio perché come detto sofferto e da cardiopalma al termine di 90 minuti incredibili. Con Diamanti inizialmente in panchina e Gilardino nell’undici di partenza, è proprio il Gila a sbloccare l’incontro con un tap-in sottomisura sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Sempre nel primo tempo gli ospiti allungano.
In tre minuti la stella brasiliana Elkeson rifila una doppietta ai padroni di casa facendo credere a Lippi e ai suoi ragazzi che la gara fosse ormai archiviata; niente di più sbagliato perché nella ripresa la squadra di Eriksson agguanta addirittura il pareggio con tre reti in sedici minuti. Al minuto 84 entra anche Diamanti, il fantasista pratese regala l’assist a Rene Junior che al 90esimo sigla il gol del definitivo 4-3: tutte le reti dell’Evergrande sono state segnate, o propiziate, dagli stranieri del club (vi è anche un sudcoreano, per il resto tutti cinesi), ma le copertine sono ancora per lui. Marcello Lippi, l’eroe dei due mondi.
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